Messa Crismale 2025

Hanno promesso nuovamente i nostri preti ieri sera in Cattedrale, uniti nelle voci e nei cuori, come un tuono di primavera: “Lo prometto!”. Ciascuno, in tempi diversi, un anno fa o sessant’anni fa, lo avevano fatto dinnanzi al Vescovo che li aveva ordinati, ieri, insieme, nell’affasciarsi dei cuori e delle volontà che si chiama… fraternità. Si stancano anche i preti di fare i preti, Signore, come noi vediamo affievolirsi l’affetto per il marito, la moglie? Come nelle nostre di sposi, si contano anche nelle loro “vite donate” stagioni di crisi che lasciano cicatrici? Sembravano contenti ieri sera, scevri da gelosie e contrasti che normalmente li dividono, uniti giovani e anziani, adulti e diaconi in attesa di fare il salto nel vuoto. Ti preghiamo per essi, tutti e ciascuno, in questo Giovedì Santo che è la loro patria, il giorno del loro comune compleanno quando nacquero nelle Tue Mani insieme all’Eucarestia: “Fate questo in memoria di me!”. Fa che siano uomini della Memoria, che non si stanchino di raccontarci che è possibile lasciare Doni quando tutto precipita e che il Tuo Amore è per sempre. Grazie, Signore, per i nostri preti, così diversi e così simili a noi, abitati da un Mistero che rende potenti le loro mani di Pane e Perdono, cantastorie instancabili in questo nostro tempo in cui l’umano sembra in pericolo, compagni di cammino cui raccontare le nostre miserie per ricevere misericordia. Visitali in questo giorno e fa loro una carezza a compenso della pazienza che hanno per noi, e ricorda a noi che la loro umanità fragile è il luogo in cui hai voluto renderti presente, come nel Pane, fino alla fine dei tempi. Amen.