Attraverso il nascente servizio di Pastorale di Inclusione, la Diocesi di Avellino si impegna a promuovere una comunità cristiana dove ogni persona si senta amata, accettata e parte attiva. La Chiesa, come tante volte ha ribadito Papa Francesco, è chiamata ad essere popolo in cammino, umanità variegata che condivide una stessa meta: il contrario di una dogana che lascia entrare solo chi ha già i requisiti necessari. Tutti nella Chiesa devono trovare il loro posto e sentirsi parte di una famiglia più grande. La Pastorale d’Inclusione nasce proprio da tale consapevolezza e con queste premesse, con la benedizione e il sostegno del nostro vescovo Arturo, ha da poco iniziato i primi passi come uno dei frutti più belli dell’anno giubilare.
Sappiamo che il mondo è pieno di diversità: di storie, di esperienze, di fragilità. Come cristiani, siamo chiamati a diventare davvero “pellegrini di speranza” e a farci prossimi di chi è più vulnerabile, di chi si sente escluso o emarginato. La Pastorale d’Inclusione è un impegno concreto per costruire ponti, per superare barriere, per creare spazi condivisi e soprattutto per attivare processi che possano portare ad un cambio di mentalità. Ecco perché l’obiettivo primario di questo gruppo diocesano sarà fornire tempo per l’ascolto e l’accompagnamento, offrire un punto di riferimento per chi subisce discriminazione di razza o di genere, per le persone con disabilità e per quelle che vivono qualsiasi difficoltà. Rispetto ad altre realtà che condividono gli stessi obiettivi ma che sono presenti sul territorio nazionale da decenni, siamo agli inizi e pur avendo già molte idee, per adesso puntiamo a farci conoscere soprattutto attraverso la collaborazione con le associazioni laiche presenti sul territorio. Il 30 gennaio siamo stati accanto all’associazione Apple Pie Arci gay di Avellino per l’appuntamento con la Biblioteca Umana e insieme a loro “abbiamo coltivato empatia”, in occasione della settimana di preparazione per la “Candelora” del 2 febbraio. Cogliamo l’occasione di questo spazio pubblico per diffondere la novità di questo Servizio Diocesano e per invitare chiunque agli eventi di cui saremo promotori e soprattutto a contattarci. (email: pastoraleinclusioneav@gmail.com oppure via whatsapp al numero: 347 506 7012)
